CAMAIORE. “Nel percorso, tra le tappe, non figura Camaiore mentre compare Pietrasanta perché ha un punto di ospitalità, cosa che ad oggi non possiede Camaiore”.

Lo scrive Francesco Ceragioli, tornando a parlare della via Francigena all’indomani del convegno sul tema organizzato dalla Regione.

“C’è da ricordare – spiega Ceragioli – che nel diario del resoconto del suo viaggio di ritorno da Roma nel 990, l’arcivescovo Sigerico verso la sede di Canterbury, segnò tutte le 79 fermate e tra queste la XXVII era Camp Maior, mentre Pietrasanta non esisteva ancora visto che fu fondata da Guiscardo da Pietrasanta nel 1255. Segnalai questo fatto l’anno scorso e quest’anno tramite alcune associazioni di volontariato di cui faccio parte, ma da parte dell’amministrazione non vi fu alcuna risposta positiva se non una risposta polemica da parte dell’assessore al turismo Carrai”.
“La parrocchia di Camaiore – aggiunge Ceragioli –  il 2 aprile scorso tramite il parroco uscì sulla stampa con un mega progetto di un punto di ospitalità da 50 camere da ricavarsi nelle strutture presso il complesso monumentale della Badia. Ad oggi di questo progetto non si sa più nulla:  tra l’altro per la maggior parte doveva essere finanziato dalla regione Toscana. Con forza per l’ennesima volta lancio un grido di allarme perchè se non riusciamo a far inserire immediatamente nella cartellonistica la tappa di Camaiore, comporterà un grave danno dal punto di vista economico e turistico oltre che una umiliazione storica. Invito chi di dovere ad intervenire in tempi brevi per far rimuovere i cartelli con i falsi storici ed a far inserire la tappa di Camaiore. Al fine anche di ridare la dignità storica che Camaiore merita”.

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